Schiamazzi notturni sotto casa, bar o paninerie rumorosi, musica ad alto volume, karaoke sotto la finestra, rumori di un ristorante, frastuono da movida: sono diversi i problemi che ci si può ritrovare ad affrontare quando le finestre della nostra abitazione o del nostro studio si affacciano su un vicinato rumoroso. I danni che il rumore può provocare sono importanti: dai più gravi danni alla salute al peggioramento della qualità della vita fino alla svalutazione dell’immobile che insiste sulla fonte di rumore. La domanda più comune in questi casi è: cosa fare?
Innanzi tutto è bene spiegare che ci sono diverse strade da percorrere: la legge infatti tutela i cittadini dai rumori molesti e identifica abbastanza chiaramente cosa è un rumore molesto e cosa no. Quando si tratta di adire a vie legali – perché alla fine di questo si tratta – la cosa migliore è contattare uno studio legale esperto in materia.
La prima cosa che farà il nostro avvocato di fiducia sarà raccogliere la documentazione e le evidenze necessarie per capire se ci sono gli estremi per agire. Uno dei passaggi fondamentali è rappresentato da una perizia fonometrica in grado di stabilire se il rumore stia effettivamente superando la soglia prevista dalla legge. A seconda della zona, infatti, il rumore non deve superare di 3 o massimo 5 db il rumore di fondo della zona. Per realizzare questa misurazione è necessario chiamare un tecnico competente in acustica ambientale che, armato di fonometro, potrà realizzare una prima rilevazione.
Stabilito che il rumore proveniente dall’attività molesta è effettivamente superiore a quanto stabilito dalla legge sarà il legale a indicare la via migliore per risolvere il problema. È probabile che si passi prima per un tentativo di conciliazione amichevole e che, solo in un secondo momento, si faccia ricorso al tribunale. Ma questo ve lo dirà l’avvocato: noi ci occupiamo della misurazione del rumore!